La linea continua e infinita di Szpakowski tra arte, coding e matematica

La linea è la protagonista di questa ricerca presentata al 36° Convegno Nazionale “Incontri con la Matematica – didattica della matematica come attività di ricerca in aula”, 21-22-23 ottobre, Castel San Pietro Terme. La ricerca è stata presentata da Lorenzo Bocca, Monica Umberta Oriani e Annachiara Quer.

Una ricerca che si muove e coinvolge ambiti che troppo spesso sono separati.

L’arte trova nel coding uno strumento di esplorazione e decodifica, una decodifica che diventa epifania di equazioni e rapporti matematici.

Riproduzione del disegno di Szpakowski
nel manoscritto “Meanders Reflections”,
1950

Szpakowski è un artista, ma non solo, che nel corso della sua vita ha portato avanti una personalissima ricerca sulla linea, una linea aperta, infinita, con caratteristiche intrinseche di ritmicità e melodia. Una ricerca iniziata dall’osservazione di fenomeni naturali e modelli di crescita. Una ricerca solitaria eppure ben inserita nelle ricerche dell’epoca e, anzi, a volte, precorritrice di tendenze più tarde.

Sono proprio i suoi principi ben definiti di costruzione delle sue “idee lineari” che le avvicinano all’arte geometrica e, quindi, ben interpretabili da algoritmi e sistemi di calcolo.

La riproduzione algoritmica permette la scoperta di costrutti base della programmazione e di strumenti potenti quali la ricorsione. La ricorsione conduce anche ad altre strade come lo studio dei frattali o modelli di crescita di elementi naturali, riportando, così, lo studio all’inizio delle osservazioni di Szpakowski stesso.

Gli algoritmi riportano a sequenze e costruzioni matematiche, permettendo un’applicazione tangibile della materia. Una materia che spesso viene vista slegata e distante dalla realtà, astratta nella sua notazione simbolica. In questo caso la notazione simbolica e letterale nasce proprio come esigenza di rappresentazione e rende facile e naturale il passaggio ad un linguaggio più formale.

Si passa dal pseudo-codice al codice e da un pseudo-linguaggio simbolico ad un linguaggio matematico.

Ogni linea di Szpakowski permette di delineare nuovi percorsi algoritmici e matematici declinabili nei diversi livelli di conoscenza e sfidanti per approfondimenti successivi.