Otto Neurath, Marie Reidemeister: la democratizzazione della conoscenza

Premessa

Il titolo originale di questo post era “Otto Neurath:..” ma analizzando le fonti e la bibliografia è evidente come il titolo corretto sia comprensivo anche di Marie Reidemeister (poi Marie Neurath).

Innegabile la base scientifica proposta da Otto Neurath e, altrettanto innegabile l’apporto decisivo di Marie Reidemeister non solo nella realizzazione ma anche nella gestione e nella diffusione del progetto stesso, soprattutto dopo la morte di Otto Neurath nel ‘45.

Ritengo importante che l’apporto di Marie Reidemeister non venga sminuito dalla maggior rilevanza storica della figura di Otto Neurath, soprattutto per l’importante lavoro svolto nell’editoria scolastica nel dopoguerra.

Questo per una narrazione comprensiva, che ridia dignità alle figure femminili che tanto hanno contribuito alla crescita della società.

Le parole dividono, le immagini uniscono”

Il messaggio e gli studi dei Neurath sono particolarmente attuali in questo momento storico in cui siamo letteralmente sommersi di dati e di immagini.

Imparare a leggere e interpretare i dati, capire se i grafici, rappresentativi dei dati stessi, che ci vengono proposti quotidianamente sono manipolati, manipolatori o veritieri è fondamentale per difendersi dalla disinformazione, dalle fake news, dal complottismo o anche da un mainstream esagerato, un mainstream propagandistico.

L’attività e gli studi di Marie e Otto

Gli studi di Neurath avevano come filo conduttore la volontà di rendere il sapere scientifico alla portata di tutti, ritenevano che la vera democrazia si potesse avere solo con il sapere condiviso e compreso da tutti i ceti sociali e da tutti i livelli di istruzione delle persone.

“L’educazione tramite immagini del sistema ISOTYPE, […] creeranno una visione comune a partire da differenti nazioni. […] Il linguaggio per immagini è un’educazione al pensiero chiaro.” I Neurath non volevano sostituire il linguaggio con le immagini, ma affiancarlo ad esso per esprimere meglio e visivamente i concetti complessi della scienza in un modo che fosse comprensibile per tutti e facilmente comunicabile anche in lingue diverse.

I limiti delle immagini erano considerati la forza stessa del linguaggio.

Una standardizzazione delle immagini permette di rendere più efficace il linguaggio per immagini a scopo didattico e/o informativo.


Bibliografia

  • Pedagogia e Visual Education
    Stefano Oliverio Pedagogia e Visual Education – La Vienna di Otto Neurath Unicopli, 2006 Il racconto della volontà di Neurath…
  • Linguaggio Internazionale Per Immagini
    Otto Neurath Linguaggio Internazionale Per Immagini – Le prime regole dell’ISOTYPE con immagini ISOTYPE Milano, Mimesis Minima/Volti, 2018 “Le immagini…