micro:bit – piccolo, divertente, luminoso, ricco di sensori, economico

micro:bit è un piccolo microcontrollore, poco più grande di una carta di credito, con 25 led programmabili singolarmente, due pulsanti che possono gestire 3 eventi (pulsante A premuto, pulsante B premuto, entrambi i pulsanti premuti), viene gestito anche l’evento “shake”, ovvero quando la schedina viene scossa. Già questo sembra abbastanza, ma c’è anche molto altro.
E poi avvicina di molto all’IoT, è qualcosa di concreto, si tiene in mano, cambi una cosa del programma e lo vedi subito.

Ho conosciuto micro:bit grazie ad una presentazione all’evento ABCD Genova, già mi infiltravo nelle “robe” da insegnanti, ottima e convincente presentazione, infatti per esempi di attività rimando direttamente a lui come fonte di sapere.

micro:bit è decisamente accessibile, dal punto di vista economico, anche per i miei standard da disoccupata, ce la si cava con una ventina di euro se si vuole con un portabatterie per renderlo portatile, qualcosa in più per un kit per sperimentare (con breadboard, LED RGB, rosso, verde e giallo, un Buzzer, alcuni jumper, mini pulsante e resistenze varie).

Dicevo che micro:bit ha anche altro, questa la sua dotazione base:

  • 25 LED rossi che possono essere accesi con diverse intensità per creare disegni, animazioni e giochi.
  • Due pulsanti che possono essere gestiti via programma per personalizzare il comportamento dello stesso.
  • Un pulsante di reset e restart.
  • Un accelerometro in grado di rilevare e riconoscere diversi tipi di movimento come lo scuotimento, le rotazioni e la caduta libera. Utile per realizzare un sensore di movimento o giochi animati.
  • Una bussola elettronica in grado di rilevare l’orientamento e la rotazione in gradi rispetto al Nord. Un uso ulteriore potrebbe essere l’utilizzo come rilevatore metalli (magnetici).
  • Un connettore USB per collegare il micro:bit al PC per caricare i programmi software.
  • Un connettore per l’alimentazione esterna.
  • Un modulo Bluetooth Smart Technology che permette di connettere il micro:bit con gli altri dispositivi dotati della stessa tecnologia come altri micro:bit, PC, smartphone, kit Bluetooth, tablet e fotocamere (ci si possono fare i selfie con un comando a distanza).
  • Un sensore di temperatura in grado di rilevare la temperatura ambiente.
  • Un connettore con 24 pin dei quali cinque con piazzole adatte ad essere collegate con morsetti a coccodrillo. Sul connettore sono disponibili I/O analogici e digitali, bus di comunicazione ed altre funzionalità.

Credo che già tutto questo sia sufficiente per aver già immaginato splendide attività didattiche, vi segnalo alcuni link di approfondimento che vi consentiranno di avere un quadro più completo delle sue potenzialità.

Dimenticavo la cosa più bella! È programmabile in diversi linguaggi per una vera crescita, può accompagnare i ragazzi dalla primaria alle superiori. Infatti, si può iniziare con la programmazione visuale a blocchi, continuare con javascript o python. Tutti gli ambienti di programmazione si trovano sulla piattaforma ufficiale micro:Bit, ma si può scaricare anche MU per poter programmare in MicroPython con un editor offline.

Per approfondire
Sito ufficiale microbit
Manuale d’uso in italiano
MU
L’editor MU

Esempi di attività
Un esempio in inglese

Dove acquistarlo
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